La Trasfigurazione
La Trasfigurazione
Mariano Rossi (Sciacca, Agrigento 1731 – Roma 1807)
Olio su tela, cm. 52 x 33
Questo finissimo dipinto è un notevole autografo di Mariano Rossi ed è tipico della sua produzione in piccolo formato, contraddistinta da una esecuzione rapida e veloce molto vicina a quella di un bozzetto o di un lavoro preparatorio per una pala o, comunque, per un dipinto di maggiori dimensioni.
La nostra opera è contraddistinta da una esecuzione nervosa e scivolante con la materia stesa alla prima sul supporto, velatura dopo velatura, a rendere la complessa partitura dei lumi che baluginano suggestivamente, serpeggianti tra le pieghe dei panni, sui volti e le chiome rese in modo quasi lenticolare. Se da un lato palesi sono i richiami alla pittura barocca è notevole come Mariano Rossi ne innovi i dettami come dall’interno, per via di stile: le forme si fanno sofisticate e antinaturalistiche, i corpi quasi senza peso paiono librarsi nello spazio pittorico, lo svolgersi delle pieghe ridondanti per sigle astratte paiono prendere vita ed essere espressive quanto i gesti e le pose dei protagonisti di un evento miracoloso che è porto al riguardante quasi fosse un sogno ad occhi aperti, in tal senso parendo quasi inserito, più che nella temperie neoclassica, in un senso del sublime già preromantico.
Estratto dalla scheda del Prof. Alessandro Agresti